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Equity: Struttura Long E Ribassi Da Buy On Dip

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USDJPY(USDJPY): Dollaro USA In Consolidamento Sullo Yen

S2: 109.5 S1: 108.99 R1: 110.21 R2: 110.62

USDJPY

Il Dollaro Usa si è proposto di recente con una correzione composta e controllata nei confronti della valuta nipponico dopo segnato massimi di periodo in area 111.5. La struttura dinamica della correzione in atto sembra poter interessare quota 109.5, intercettata da una serie di riferimenti “prezzo/Tempo” di sicura affidabilità operativa. La resistenza più immediata è stimata in area 110.21, il cui superamento confermato dall’attacco a 110.62 riproporrebbe le condizioni per un riattacco a 111.5. Gli indicatori tecnici puntano al ribasso evidenziando una perdita di momentum sul breve, ma per proiezioni più ampie il “mood” è ancora letto positivamente Tuttavia solo sopra 111 lo scenario positivo di medio periodo, che ha fin qui caratterizzato il dollaro, verrebbe operativamente riaperto.

USDCAD(USDCAD): Dollaro USA In Ripresa Contro Il Loonie

S2: 1.253 S1: 1.241 R1: 1.267 R2: 1.283

USDCAD

Il ribasso del Dollaro USA sul Dollaro Canadese culminato sui minimi di giugno a 1.203 sembra aver trovato una adeguato sostegno che poi permesso una vigorosa reazione, articolata in due fasi, con allungo fino a 1.283. Da questo punto di vista la valuta americana sembra ormai aver ripreso un tono rialzista, ma quota 1.285 assume allo stato attuale un livello di fortissima resistenza, definendo in tal senso un riferimento ad alta valenza tecnica. Gli indicatori di momentum non si sono mossi molto dalla scorsa settimana, anticipando una sostanziale stabilizzazione delle quotazioni. Per questa settimana il calendario economico dovrebbe rafforzare la percezione di un imminente recupero della valuta Usa, perché sebbene questa sia scesa sui minimi dell’anno, potrebbe esprimere ulteriore “boost” con retest sui massimi a 1.283.

EURUSD (EURUSD): Formazione Di Un Supporto Per L’Euro

S2: 1.175 S1: 1.169 R1: 1.187 R2: 1.196

EURUSD

Per EURUSD, la tenuta di area 1,175, validata più volte nel corso di queste due ultime settimane, sta generando dei tentativi di reazione da parte della valuta europea con prima resistenza di contenimento in area 1.187, riaccendendo, per effetto intermarket, la fase di Risk ON sull’Equity americano. Gli indicatori tecnici di breve periodo si sono rigenerati positivamente, annullando di fatto la precedente fase favorevole al biglietto verde e garantendo “boost” per ulteriori allunghi verso quota 1.196. Sul breve periodo, tuttavia, è lecito attendersi ancora un “girare a vuoto” senza particolari implicazioni direzionali, in un senso o nell’altro, inducendo a ritenere possibile una lateralizzazione controllata dai supporti più immediati a 1.175. In forza di queste implicazioni ci aspettiamo che il mercato possa essere riluttante a spingere l’euro sopra quota 1.195. Su più ampie proiezioni, solo un recupero del cluster a 1.195 produrrebbe ulteriori rialzi per target 1.235.

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